vivo…e vegeto…

…nel senso che non ho aggiornato per un po’ il sito e ho un po’ abbandonato la mia passione musicale…Non vi preoccupate sono vivo e ne approfitto per segnalare questo:
giovedì 07 maggio al circo(lo) Wallenda
a cura de il Funambolo
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ore 21.45 _ kinetophone
The Fall of the House of Usher di James Sibley Watson e Melville Webber 1928 _ 13′
rimusicazioni di
Luca Frigo www.knobalchemist.net    e   Luca Vianini www.myspace.com/lucavianini – www.myspace.com/outopsya 

 

The Fall of the House of Usher _ James Sibley Watson e Melville Webber hanno di-mostrato un grande talento ed una capacità immaginativa e tecnica davvero peculiare: se siete curiosi potete andare a scovare anche Lot in Sodom del 1933. La loro versione del racconto di Edgar Allan Poe ‘La Caduta della Casa degli Usher’ è un corto che sintetizza al limite l\’impianto narrativo, eliminando anche i noti intertitoli da film muto. Tutto il pathos del racconto è affidato a giochi di ombra, apparizioni fantasmatiche, distorsioni ottiche ed ambientazioni inquietanti. Anche i rumori, impossibili da udire in un film muto, vengono proposti in maniera originale: i registi optano per una parola onomatopeica che apparre ondulante e sfocata sullo schermo. Quindi, prima che la necessità di accattivarsi il pubblico portasse diversi registi a modificare la storia di Poe in modo da renderla più appetibile ma con una sensibile perdita dell\’atmosfera da incubo che il poeta e scrittore tentava di istillare nelle sue opere, Webber e Watson tentano proprio di recuperare la dimensione onirica e allucinata del racconto scritto nel 1839. L’estetica dei due registi è allucinatoria e simile al sogno.

 

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